Quando guardi quella vecchia foto e pensi: “ma che scarpe avevo?” “ma quel taglio di capelli? Perché li portavo così?” “santo cielo! Quel ragazzo è terribile adesso.. eppure era l’unico a farmi battere il cuore quando giocavamo al gioco della bottiglia”.
Quando ci guardiamo indietro, a distanza di tempo, ci sembra tutto così diverso. Cambia il clima, la primavera che evolve in estate e passa dall’autunno e l’inverno prima di tornare a chiamarsi primavera. Cambiano le ore di luce che secondo dopo secondo passano a quelle di buio. Cambiano la frutta e la verdura in base alle stagioni e cambiano nel giro di giorni: prima acerbi, poi maturi.
Ed è in questo continuo trascorrere del tempo che cambiamo noi. Da abbronzati con i capelli schiariti dal mare, senza accorgercene torniamo al nostro incarnato naturale. Crescono le unghie, i capelli e, senza accorgercene, compaiono le prime rughe e capelli bianchi.
Il cambiamento è quindi un processo assolutamente naturale e inevitabile. Ma come lo affronta ognuna di noi?
Alcune vedono nel “nuovo” la soluzione a tutti i loro attuali problemi: non mi sta bene qualcosa, lo cambio. Sembra una buona occasione per trovare una propria pace interiore.
Altre invece la vivono male: hanno bisogno della cosiddetta “comfort zone” per sentirsi a riparo: un luogo stabile, conosciuto e la sola idea di cambiarlo le fa star male.
Ho letto una definizione di paura di V. Andreoli, non troppo distante dai nostri giorni (quando andiamo troppo a ritroso, non so bene perché, ma non diamo il giusto peso alle cose: ci sembrano superate, forse.)
“La paura è un meccanismo di difesa che ci permette di avere coscienza di un pericolo e quindi di mettere in atto risposte per evitarne le conseguenze”: dunque lasciamo che sia un meccanismo di sopravvivenza (innato), non il nostro silenzioso padrone che inconsciamente veicola tutte le nostre scelte.
Ho solo 24 anni, eppure sono già stata simile a molte di voi che mi stanno leggendo, sia fisicamente (cambiando peso e corporatura) sia mentalmente (cambiando idea e approccio alla vita in generale).
Cambiare non significa diventare un’altra persona rinnegando quella che eri e disprezzando chi o cosa ti circondava; significa riuscire ad ascoltarsi, mettere in moto le tue capacità, vivere a pieno le tue emozioni ed usarle per stare bene con te stessa, in primis, e con gli altri successivamente.
Per quanto possa spaventarti, abbi il coraggio di cambiare ciò che non ti sta più bene: che sia legato al tuo aspetto estetico, al tuo lavoro o alle persone che frequenti.
ABBI UNA PRETESA: QUELLA DI ESSER FELICE.
Ti spetta, è tuo DIRITTO E DOVERE esserlo.
Ed è da qui, da questa constatazione, da questo articolo che do l’avvio questo nuovo spazio: il mio blog. Il mio diario.
Anche il sito sta per cambiare look, io lo amo e spero possa piacere anche a te!
Ti aspetto nel prossimo articolo!
Sugar